Volodyk - Paolini3-Brisingr
Ingeitum: metallurgici; fabbri
Isidar Mithrim: Zaffiro Stellato
Knurla: nano (letteralmente, "uomo di pietra"; plurale knurlan)
Knurlaf: donna / lei
Knurlag: uomo / lui
Knurlagn: uomini
Knurlcarathn: muratori; scalpellini
Knurlnien: Cuore di Pietra
Ledwonnû: collana di Kílf; usato anche come termine generico per collana
Menknurlan: coloro che non sono, o sono senza, pietra (il peggior insulto nella lingua dei nani, difficilmente traducibile)
Mérna: lago / pozza
Nagra: cinghiale gigante, nativo dei Monti Beor
Nal, Grimstnzborith Orik!: Salve, re Orik!
Ornthrond: occhio d'aquila
Ragni Darmn: Fiume dei Pesciolini Rossi
Ragni Hefthyn: Guardia del Fiume
Shrrg: lupo gigante, nativo dei Monti Beor
Skilfz Delva: Mio / mia Delva (vedere delva per la traduzione)
Thriknzdal: linea di tempra sulla lama di un'arma a tempra differenziale
Tronjheim: Elmo dei Giganti
Ûn qroth Gûntera!: Così parlò Gûntera!
Urzhad: orso delle caverne
Vargrimst: senzaclan / bandito
Werg: l'equivalente in lingua dei nani di bleah (usato ironicamente nel toponimo Werghadn. Werghadn si traduce con "la terra del bleah" o, più liberamente, "la brutta terra")
LA LINGUA DEI NOMADI
No: suffisso onorifico usato col nome della persona che si rispetta LA
LINGUA DEGLI URGALI
Herndall: femmine Urgali che governano le tribù
Namna: strisce di tessuto contenenti le storie familiari degli Urgali, collocate all'ingresso delle loro capanne
Nar: titolo di genere neutro di grande rispetto
Urgralgra: nome con cui gli Urgali definiscono se stessi (letteralmente, "quelli con le corna")
RINGRAZIAMENTI
Kvetha Fricäya. Salve, amici.
Brisingr è stato un libro divertente, intenso e a volte difficile da scrivere. Quando ho cominciato, avevo la sensazione che la storia fosse un enorme rompicapo tridimensionale che dovevo risolvere senza indizi o istruzioni. Ho trovato questa esperienza molto soddisfacente, malgrado le sfide che spesso mi sono ritrovato davanti.
A causa della sua complessità, Brisingr ha finito per essere molto più lungo di quanto avessi previsto - così lungo, in effetti, che ho dovuto ampliare la serie da tre a quattro libri. Di conseguenza, la Trilogia dell'Eredità è diventata il Ciclo dell'Eredità. Comunque sono contento di questo cambiamento. Avere in progetto un altro libro della saga mi ha consentito di esplorare e sviluppare il carattere dei personaggi e le relazioni fra di loro con un ritmo più naturale.
Come nel caso di Eragon ed Eldest, non sarei mai stato capace di completare questo libro senza il sostegno di innumerevoli persone di talento, alle quali sarò per sempre riconoscente. E sono:
A casa: la mamma, per i suoi manicaretti, i suoi tè, i suoi consigli, la sua comprensione, la sua pazienza infinita e il suo ottimismo; il papà, per il suo singolare modo di vedere le cose, per le sue acute osservazioni sulla storia e la prosa, per avermi aiutato a decidere il titolo del libro, e per la trovata di far incendiare la spada di Eragon ogni volta che viene pronunciato il suo nome (che idea geniale!); e la mia unica fin tutti i sensi) sorella Angela per aver accettato ancora una volta che riprendessi il suo personaggio e per tutte le numerose informazioni su nomi, piante e cose di lana.
Alla Writers House: Simon Lipskar, il mio agente, per la sua amicizia, il suo duro lavoro e il necessario calcio nel sedere che mi ha dato agli inizi di Brisingr (senza il quale probabilmente avrei impiegato altri due anni per finire il libro); e il suo assistente Josh Getzler, per tutto quello che fa per Simon e per il Ciclo dell'Eredità.
Alla Knopf: la mia editor, Michelle Frey, per lo sfibrante lavoro di collaborazione nello sfoltire e consolidare il manoscritto (la prima bozza era molto più lunga); l'editor associato Michele Burke, che ha contribuito all'opera di editing e alla realizzazione delle sinossi di Eragon ed Eldest; il direttore delle comunicazioni e marketing Judith Haut, che fin dagli esordi ha sparso la voce della serie in tutto il Paese; il direttore della pubblicità Christine Labor; l'art director Isabel Warren-Lynch e la sua squadra per aver realizzato ancora una volta un libro elegante; John Jude Palencar per la maestosa immagine di copertina (non so come potrà superarsi col quarto volume!); il caporedattore Artie Bennett per la grande cura ed esperienza nel controllare ogni parola, vera o inventata, di Brisingr; Chip Gibson, direttore della divisione ragazzi della Random House; il direttore editoriale della Knopf, Nancy Hinkel, per il suo incrollabile sostegno; il direttore delle vendite Joan DeMayo e la sua squadra (hip hip urrà, e mille grazie!); il responsabile marketing John Adamo, la cui squadra ha creato tutto lo straordinario materiale di marketing; Linda Leonard, del settore nuovi media, per la sua ragguardevole opera di marketing online; Linda Palladino, Milton Wackerow e Carol Naughton, della produzione; Pam White, Jocelyn Lange e il resto della squadra dei diritti sussidiari, che hanno fatto un lavoro straordinario nel vendere il Ciclo dell'Eredità all'estero; Janet Renard per la revisione delle bozze; e tutti gli altri della Knopf che mi hanno sostenuto.
Alla Listening Library: Gerard Doyle, che dà vita al mondo di Alagaësia con la sua voce; Taro Meyer per aver colto perfettamente la pronuncia delle mie lingue; Orli Moscowitz per aver tirato le fila; e Amanda D'Acierno, editor della Listening Library.
Grazie a tutti voi.
The Craft of the Japanese Sword, di Leon e Hiroko Knapp e Yoshindo Yoshihara, mi ha fornito gran parte delle informazioni necessarie a descrivere minuziosamente il processo di fusione e forgiatura nel capitolo "La mente sul metallo". Raccomando vivamente questo libro a chi voglia approfondire l'arte della forgiatura delle spade (giapponese in particolare). Lo sapevate che i fabbri giapponesi accendevano il fuoco battendo con un martello l'estremità di una sbarra di ferro finché non diventava incandescente, per poi avvicinarla a un mucchio di trucioli di cedro ricoperti di zolfo?
E per quelli che hanno capito l'allusione al "dio solitario", quando Eragon e Arya sono seduti davanti al falò, la mia unica scusante è che Doctor Who può viaggiare ovunque, perfino nelle realtà alternative.
Ehi, anch'io sono un suo fan!
E infine, ma soprattutto, grazie a voi lettori. Grazie di aver letto Brisingr. E grazie per la fedeltà dimostrata in tutti questi anni al Ciclo dell'Eredità. Senza il vostro sostegno non avrei mai potuto scrivere questa serie, e non riesco a immaginare che mi sarebbe piaciuto fare.
Ancora una volta le avventure di Eragon e Saphira sono finite, e ancora una volta siamo arrivati alla fine di questo tortuoso cammino... ma solo per il momento. Molte miglia ancora ci aspettano. Il quarto libro sarà pubblicato non appena l'avrò terminato e vi prometto che sarà il più emozionante.
Non vedo l'ora che lo leggiate!
Sé onr sverdar sitja hvass!
Christopher Paolini 20 settembre 2008
FINE